Regionali, Giani: “Toscana al voto ad ottobre, non ci sono alibi”


Eugenio Giani. l presidente ribadisce che per le regionali si voterà in autunno
Firenze, 3 luglio 2025 – Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, sulle Regionali, tira dritto. Non si fa condizionare dai momenti o dalle polemiche. Neppure dalle idee di altre regioni. “Si vota a ottobre”, aveva detto diverso tempo fa. E la linea non è cambiata: anzi, l'attuale governatore toscano, che sarà il candidato del centrosinistra, dà pure due date alternative. Naturalmente a ottobre. "La Toscana andrà al voto il 12 o il 19 ottobre, nei tempi previsti dalla Costituzione – dice -. Non esistono alibi tecnici né scuse procedurali che giustifichino un rinvio. Amministrare significa rispettare la legge in modo imparziale e rispettoso dei diritti dei cittadini. Se la Costituzione all'art. 122 afferma la durata di 5 anni questo va rispettato. Non alterato da opinioni o gradimento di parte". "Credo nella chiarezza verso i cittadini, nella stabilità delle istituzioni e nella responsabilità amministrativa - aggiunge in una nota -. Noi toscani abbiamo sempre dimostrato di sapere governare, programmare e votare senza rinvii tattici o tentennamenti". Per Giani, "la democrazia non si posticipa per convenienza. Altri presidenti scelgano pure la strategia del rinvio. In Toscana a ottobre si vota e si approverà il bilancio nei tempi corretti, punto". Insomma, Giani non vuole sorprese. Si voterà a ottobre per scegliere chi dovrà guidare la Regione nei prossimi anni. La sfida è sempre la stessa. Il centrosinistra dal campo larghissimo, probabilmente con all'interno il M5s, e il centrodestra che – nonostante qualche malumore - ufficializzerà a breve Alessandro Tomasi, attuale sindaco di Pistoia. Una sfida avvincente, con Giani in vantaggio sui sondaggi e per il fatto che è il governatore uscente. C'è però in tutto questo da considerare la variabile Prato, da sempre roccaforte del centrosinistra e che adesso vive il momento più tormentato della sua storia, a causa delle dimissioni della sindaca Ilaria Bugetti: un aspetto che porterà conseguenze anche sulla corsa alla Regione.
La Nazione